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Servizi informatici a supporto del recupero crediti per amministrazioni pubbliche e società.

  
     
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Riscossione Stragiudiziale

Riscossione Stragiudiziale

A monte del processo di recupero tramite procedure coattive, e con l’autorizzazione della Questura della provincia di Torino a operare in ambito nazionale, in Assist si prevede una fase di intervento stragiudiziale che comprende:

  • operazioni di normalizzazione e bonifica della base dati,
  • intimazioni di pagamento,
  • attività di contact center, sia tramite strumenti e risorse tradizionali sia utilizzando chat-bot e tecnologie di frontiera di assistenza robotica.

La Riscossione Stragiudiziale consente di estendere e completare la filiera del recupero dei crediti relativi agli Enti pubblici, aziende municipalizzate o metropolitane, Comuni e strutture equiparate.

Iter della Riscossione Stragiudiziale

Al fine di recuperare i crediti insoluti ed esigibili, il sistema procede generalmente con una modalità bonaria, che si articola nei seguenti passaggi.

Prima fase

Presa in carico e verifica dei dati che l’Ente mette a disposizione. Quindi vengono eseguite delle valutazioni sui dati, per poter definire l’iter migliore da seguire.

Seconda fase

Viene inviata una prima lettera tramite posta ordinaria, per risolvere la situazione nel modo più veloce e meno dispendioso. Si aprono quindi due possibili strade:

  • contact center – il debitore contatta per cercare chiarimenti sulla comunicazione che ha ricevuto e, qualora si riscontrano difficoltà economiche, viene definito insieme al debitore un piano di rientro;
  • rintraccio del debitore – in caso di ritorno postale delle lettere, e dopo aver fatto richiesta anagrafica ai Comuni competenti, viene incaricato un recuperatore che -con l’autorizzazione della Questura competente- si reca direttamente al domicilio del debitore.

Per una maggiore sicurezza e trasparenza, è importante che il debitore esegua i pagamenti solo su conti correnti dell’Ente.

Terza fase

Vi sono casi in cui i debitori non si rendono disponibili al pagamento di quanto dovuto, perché non vogliono o non sono in condizioni di pagare. Viene predisposta quindi una raccomandata, contenente:

  • un’intimazione di pagamento,
  • un avviso di accertamento,
  • oppure si attiva  il procedimento coattivo tramite la generazione di una ingiunzione fiscale.

La raccomandata serve sia a bloccare la prescrizione del debito sia a comunicare al debitore che il procedimento passa ad una fase a carattere più oneroso. Informiamo quindi il debitore che, se alla scadenza della data comunicata -circa10 giorni dal ricevimento della raccomandata- non avrà provveduto al pagamento, daremo seguito alla fase giudiziale di riscossione.

A questo punto segue una nuova comunicazione telefonica e l’invio di una raccomandata, con cui si avvisa il debitore dell’attivazione delle procedure giudiziali a suo carico, relative alla propria posizione debitoria.

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